L’IMPEGNO DELL’ASM PER L’AMBIENTE E PER L’ECONOMIA DELLA CITTA’.


Formuliamo il presente comunicato per rendere partecipe la cittadinanza delle iniziative che l’ASM ha avviato con l’obiettivo di coniugare attività che giovano all’ambiente (quali il recupero di rifiuti urbani riciclabili) ed economia (creazione di reddito e di posti di lavoro non assistiti).
L’impegno principale sta nello sviluppo dell’impianto di selezione sito nella zona industriale. Attivo dal dicembre del 2002 (quando venivano conferite all’impianto appena 3.000 t/anno di rifiuti), l’impianto ha raggiunto il traguardo delle 20.000 t/anno, ed è un tassello essenziale del sistema di gestione dei rifiuti nella Regione Puglia.
L’ultimo investimento in ordine di tempo (che ci vede ancora impegnati) riguarda la messa in funzione di un impianto di selezione automatica, in grado di triplicare la quantità di plastica selezionata, passando dalle 5.000 t/anno del 2009 a circa 17.000 t/anno previste per il 2012. 
L’impianto di Molfetta, oggi, è il quinto d’Italia per quantità di imballaggi in plastica selezionati. Naturalmente un così ingente aumento delle quantità di rifiuti in ingresso ed in uscita ha richiesto una diversa pianificazione degli spazi, inducendo l’Azienda a prevedere la realizzazione di un secondo impianto di selezione, che possa “alleggerire” il primo di alcune attività “minori” (la “pulizia” di plastica e vetro, la ricezione di rifiuti ingombranti e di legno, ecc.). 
A tal fine si è previsto di impiegare un grande fondo rustico, di proprietà, sito in contrada “Coda della Volpe”. La sua storia, per molti aspetti emblematica, merita di essere sintetizzata. 
1973: l’AMNU, poi diventata ASM, acquista il fondo rustico per la somma di 11.000.000 di lire. Esso è occupato in parte da una cava di prestito, aperta per realizzare l’autostrada A14. La parte del fondo adibita a cava venne usata per lo smaltimento dei rifiuti urbani fino al 1993;
1990: il Comune di Molfetta affidò all’impresa “Ing. O. Mazzitelli S.p.A.” la progettazione, realizzazione e gestione decennale di un impianto di compostaggio. L’appalto comprendeva la “bonifica” della discarica di contrada “Coda della Volpe”;
1994: l’AMNU iniziò a conferire i rifiuti urbani cittadini alla discarica controllata sita in agro di Trani. Al fine di effettuare il trasporto in modo più economico, venne realizzata una stazione di trasbordo dei rifiuti;
2000: acquisito un finanziamento di 6.000.000.000 di lire dal Commissario Delegato dell’epoca (S. E. il Prefetto di Bari), il Comune di Molfetta (in esecuzione del contratto in essere) affidò all’impresa “Ing. O. Mazzitelli S.p.A.” i lavori di “bonifica” (più correttamente: “messa in sicurezza”) della discarica. Il Commissario Delegato, con proprio decreto n. 1704 del 29/11/2000, nominò il Direttore dei lavori (nella persona dell’ing. Gennaro Russo) e la Commissione di Collaudo (nelle persone del dott. Paolo Carnevale e degli ingegneri Antonio Marra e Ludovico Spinosa);
2002: la Commissione di collaudo emise il proprio “Certificato di collaudo” (positivo) relativamente ai lavori citati;
2002 – 2006 : l’ASM continuò ad utilizzare l’area come stazione di trasbordo;
2007: la magistratura di Trani, ritenendo che l’attività svolta fosse di “stoccaggio” (e non di “trasbordo”) pose sotto sequestro l’area;
2008: il Tribunale del Riesame, confutate le tesi del P. M. di Trani, dispone il dissequestro dell’area;
2010: l’ASM, nel proprio “Bilancio consuntivo” relativo al 2009, facendo riferimento alle “attività di sviluppo”, menzionò “… l’acquisto e la messa in esercizio di una linea di selezione automatica degli imballaggi in plastica ...” (di cui sopra) ed “… il concomitante trasferimento di alcune attività di selezione presso l’area attrezzata di “Coda della Volpe”, che si prevede venga ampiamente valorizzata”;
2010 – 2011: l’ASM (passiamo al presente in quanto siamo all’attualità) inserisce nel “Piano investimenti” dei propri “Bilanci di previsione” la realizzazione di coperture (tettoie industriali) e dell’impianto di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia (per l’intera area da utilizzare per le attività di selezione);
2011: l’ASM ottiene il permesso a costruire (n. 1791/2011) il nuovo “Centro di messa in riserva e pretrattamento” di rifiuti recuperabili ed una prima autorizzazione all’esercizio (determinazione dirigenziale n. 188 del 29/03/2011 a firma del dirigente del Servizio Rifiuti della Provincia di Bari).
I lavori di allestimento del centro sono in corso, e confidiamo che il nuovo impianto possa entrare presto in attività.
L’obiettivo, come si diceva all’inizio, è quello di “conciliare” le esigenze dell’ambiente (recupero dei rifiuti, riciclaggio, economia di materie prime, riduzione dell’inquinamento) con quelle dei cittadini e dell’economia locale (creazione di posti di lavoro NON ASSISTITI, sviluppo di attività sane sotto il profilo imprenditoriale), con la speranza che da una specifica attività possa nascere un’intera “filiera” (ad esempio: noi, ASM, facciamo la selezione della plastica; qualcuno potrebbe avviare un’attività di lavaggio e triturazione della plastica selezionata; qualcun altro di produzione del granulo, qualcun altro ancora di stampaggio di prodotti, e così via. Una attività diventa “filiera”).
Questo è il nostro impegno, che crediamo sia particolarmente apprezzabile in un momento di crisi globale dell’economia.
Questo è il ruolo che ci sforziamo di svolgere, e che crediamo sia molto più utile di quello sceltosi da quanti si dedicano ad alimentare “la macchina del fango”, cosa ben diversa dal “fare informazione”. Facciamo un esempio. Chi vuol fare INFORMAZIONE (cioè dare NOTIZIE ed, eventualmente, COMMENTI) su una nuova opera in fase di realizzazione, chiama gli interessati e formula direttamente le domande del caso, esegue le necessarie verifiche, compie gli opportuni approfondimenti, fornisce al lettore le NOTIZIE del caso, complete e verificate (oltre alle proprie eventuali OPINIONI che, se si è corretti, vengono tenute distinte dai FATTI).
Chi, invece, scrive un articolo, senza sottoscriverlo, con 24 punti interrogativi su 60 righe, sta facendo informazione? Giudicate voi.
Ci chiederete: ma non vi siete ancora abituati? La risposta è: naturalmente, si. L’ASM sa che una parte della stampa locale le è schierata contro, “a prescindere”. Infatti:
- se rendiamo note le nostre attività, ci si accusa di “sbandierare” i nostri risultati;
- se lavoriamo in silenzio, si tratta sempre di un “silenzio colpevole”.
Pazienza. Noi continueremo a fare programmi, per la tutela dell’ambiente e lo sviluppo dell’economia locale, sottoponendoli al vaglio del Consiglio Comunale nelle sedi opportune (come i bilanci consuntivi e di previsione). E continueremo a sperare che quanti dedicano ogni propria energia a criticare chi si sforza di produrre qualcosa, cambi idea e si impegni invece per contribuire realmente a costruire una città migliore.
Molfetta, 6 Ottobre 2011
Il Consiglio di Amministrazione,
Il Presidente,
Il Direttore dell’ASM.

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