RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA FRAZIONE ORGANICA DOMESTICA, COSTI DEL SERVIZIO, (CHIUSURA DEL) CICLO DEI RIFIUTI E DINTORNI.


In data 12 novembre è comparsa su una testata "on line" la lettera di un utente, tormentato da un (comprensibile) dubbio sulle modalità di conferimento della frazione organica domestica (che da qualche tempo è oggetto di raccolta differenziata in varie zone della città). All'utente (ed a più di altre 8.700 famiglie) è stata consegnata una pattumiera (con coperchio) ed una dotazione di sacchetti biodegradabili. Terminati questi ultimi, l'utente ha chiesto all'ASM come conferire i rifiuti, e gli è stato risposto di usare quelli di plastica. Da cui il dubbio: ma come, i sacchetti nei quali conferire la "frazione organica" non devono essere necessariamente biodegradabili?

La lettera è stata commentata innanzi tutto dalla redazione della testata che ha sfoderato una serie di commenti particolarmente interessanti:

  1. una iniziativa come la raccolta differenziata della frazione organica non può essere affidata alla collaborazione dei cittadini che, … non ricevono nulla in cambio;
  2. "… è scomodo mantenere il sacchetto nel contenitore in quanto … emette cattivo odore …";
  3. è grave che la stessa ASM non si sia attrezzata per la fornitura di sacchetti biodegradabili e alla fine consigli agli utenti di utilizzare quelli di plastica.

Altre considerazioni sono poi venute da vari lettori, i quali hanno segnalato che:

  1. "la differenziazione dovrebbe servire a far sì che quanto "distruggibile" con minima spesa (incenerimento) possa essere distrutto … In condizioni di gestione corretta del ciclo dei rifiuti (cosa che non credo sia il caso di Molfetta), ci sarebbe al limite anche il ritorno economico";
  2. Una tassa di 270 €/anno viene definita "ingiusta", anche perché applicata anche a chi si impegna al massimo nella raccolta differenziata.

Confermando la linea, da tempo adottata, di astenerci dalle polemiche, coltivando però un confronto costruttivo con gli utenti, e quindi cercando di fare chiarezza su tutti i problemi che (con onestà intellettuale e di intenti) vengono sollevati, esponiamo quanto segue.

  1. Le pattumiere ed i sacchetti biodegradabili che l'ASM ha distribuito (e , purtroppo, su varie migliaia di casi, possono anche essere intervenuti alcuni disguidi: segnalateceli e cercheremo di risolverli) sono state fornite gratuitamente dal Consorzio ATO Rifiuti cui il Comune di Molfetta aderì nel 2007. Obiettivo della fornitura è quello di "orientare" i comportamenti degli utenti, non di costituire un "impegno permanente" alla fornitura di sempre nuovi sacchetti. Vero è, infatti, che i rifiuti organici li abbiamo sempre prodotti, e finivano nel sacchetto dei rifiuti indifferenziati (che ciascuno di noi si era procurato), dove "occupavano spazio" e producevano (anche lì) cattivo odore. Obiettivo della raccolta differenziata non è quello di "evitare il cattivo odore" (che c'era anche prima), ma di sottrarre rifiuti alle discariche, preservando l'ambiente e le sue risorse non rinnovabili.
  2. Quanto tempo ci mettono, i sacchetti biodegradabili, a degradarsi? Alcune settimane: potete verificarlo da soli, tagliuzzando un sacchetto, seppellendolo in un vaso (con una pianta, in modo da esser certi che vi sia una certa attività biologica), annaffiando e controllando periodicamente (d'altra parte: se la "degradazione" fosse immediata, rischieremmo di vedere il sacchetto "sciogliersi" sotto i nostri occhi). E quindi: che fine fanno i sacchetti biodegradabili che, dopo la alcune settimane (di compostaggio), non si sono ancora degradati? Vengono allontanati dal "compost" avviato a maturazione lenta mediante una operazione meccanica (la vagliatura) che deve comunque essere effettuata per separare altri scarti (i "sovvalli") che, comunque, sono presenti nel compost.
  3. Ma allora, così come possono venire allontanati (mediante vagliatura) i sacchetti biodegradabili - non - ancora - degradati, possono essere allontanati anche altri tipi di sacchetti (ad esempio in plastica)? Si, è senz'altro possibile. È però necessario che il gestore dell'impianto (al momento: TERSAN Puglia, impianto sito in Modugno) abbia la possibilità di verificare, "allo scarico", la qualità dei rifiuti conferiti (ovvero che si tratti effettivamente di "frazione organica", e non di rifiuti "tal quali"). È per questo motivo che (già da tempo) abbiamo scritto sul nostro sito che è possibile conferire rifiuti organici anche in sacchetti di plastica, purché trasparenti.
  4. Qual'é il "ritorno economico" della raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti urbani? La raccolta differenziata ("capillare", con piccoli contenitori, piccoli mezzi, elevato rapporto ore uomo/ tonnellate raccolte), com'è intuitivo, costa di più della raccolta del rifiuto indifferenziato (effettuata "in massa", con grandi contenitori, grandi mezzi, bassissimo rapporto ore uomo/ tonnellate raccolte). La tariffa di conferimento in discarica, allo stato, è di 59,80 €/t. Quella di conferimento all'impianto di compostaggio è di 70,00 €/t. Totale: la raccolta differenziata ed il recupero della frazione organica, sotto il profilo strettamente economico, costano nettamente di più della raccolta e dello smaltimento in discarica del rifiuto indifferenziato. Resta il fatto che la raccolta differenziata è obbligatoria per legge (indipendentemente dalla convenienza economica), che l'attivazione dell'impianto di compostaggio comunale determinerà una situazione radicalmente diversa, che indici di raccolta differenziata elevati ci consentono di ottenere riduzioni sulla "ecotassa" (il "tributo speciale" che si paga sui rifiuti smaltiti in discarica).
  5. L'incenerimento è economicamente conveniente? Tra le varie tecnologie di eliminazione dei rifiuti (riduzione dei rifiuti, recupero di materia - mediante riciclaggio, compostaggio, ecc. - incenerimento, discarica) l'incenerimento è quella che ha le tariffe più elevate. Anche per questo, nella gerarchia europea dei metodi di eliminazione dei rifiuti, è penultima (preferita solo alla discarica).
  6. Cosa bisogna fare per ridurre la "Tassa rifiuti"? Forse non ci facciamo caso, ma una tassa di 300,00 €/anno, per una famiglia di tre persone, equivale a 27 centesimi al giorno per persona. Tanto premesso, e pensando a ridurre i costi a carico dei cittadini, le voci più onerose del bilancio dell'ASM sono:
  1. a. Il conferimento in discarica di rifiuti indifferenziati: tra raccolta, trasporto e smaltimento, si perviene ad un consto annuo dell'ordine di 3,0 milioni di euro;
  2. b. Lo spazzamento delle strade e dei mercati: tra le varie componenti, non meno di 2,0 milioni di euro all'anno.

Se imparassimo a non imbrattare le strade ed i mercati di cartacce e rifiuti vari, potremmo "spostare" circa 20 unità dalle attività di pulizia del suolo pubblico alle raccolte differenziate porta a porta, diminuendo il costo dello smaltimento in discarica ed aumentando i ricavi per la cessione di materiali recuperati (ricavi che, ad oggi, sfiorano i 0,6 milioni di euro). In Sintesi:

  1. La frazione organica dei rifiuti urbani può essere conferita anche in sacchetti di plastica, in quanto facilmente separabili nel corso del processo di compostaggio. È importante, però (al fine di permettere al gestore dell'impianto di controllare la qualità dei rifiuti in ingresso), che tali sacchetti siano trasparenti o semitrasparenti);
  2. Alcune raccolte differenziate (come plastica e cartone) danno importanti ritorni economici (anche se è ben difficile raggiungere un "pareggio di bilancio"). Altre invece (come "frazione organica, RAEE, rifiuti ingombranti) sono nettamente "passive" sotto il profilo strettamente economico;
  3. Raggiungere elevati indici di raccolta differenziata, peraltro, è un obbligo di legge finalizzato alla protezione dell'ambiente. A nostro parere esso va rispettato, anche se comporta costi di gestione più elevati di una "barbara" raccolta indifferenziata destinata allo smaltimento in discarica.

Un "grazie" sincero a tutti gli utenti che, con onestà di intenti, cercano il confronto ed il dialogo per aiutarci a migliorare il servizio che rendiamo. 

Novembre 2010.
ASM – Molfetta. 

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